Questa è la storia di come ho incontrato Babafiu, di come mi sono imbattuto in quegli occhi che parevano sempre scompisciarsi dalle risate anche in mezzo ad un volto all’apparenza serio e imperturbabile. È la storia di come mi è apparso in quelle notti insonni e di come ho raccontato mail dopo mail di quel bizzarro e meraviglioso incontro che ha cambiato per sempre la mia vita a Letizia, mia fedele compagna di “viaggi” e di questo straordinario Viaggio.

Non sto parlando di un maestro, io parlo di un amico e di un amico ti innamori, non lo metti su un piedistallo perché non arriveresti ad abbracciarlo e io, ai miei amici, le braccia al collo le butto sempre, sono fatto così… E così pure Babafiu. So per certo che ora Lety è al bar all’angolo con Lui e, se faccio silenzio, posso sentirli scompisciarsi dalle risate. Un po’ mi mancano, devo dire la verità, e so già che stanno storcendo il naso per questa assurdità perché, come dice Babafiu, non esiste distanza tra chi si Ama e io Lety e Babafiu li Amo, e da loro mi sento Amato. 

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“Babafiu” è stato scritto tra il 22 febbraio e il 9 giugno del 2013 per Lety, per corrispondenza in più mail, durante la notte, per accompagnarla nei suoi risvegli.

Lei ha unito i pezzi e ha dato un senso al tutto, ancor prima di farlo.

L’ha copia-incollato com’è venuto, di getto e senza il tempo per pensare alla forma.